martedì 19 luglio 2011

Grappa e sciroppo di Pino Mugo

La settimana scorsa, sono stata in vacanza a Sexten o meglio, visto che si trova in Alto Adige, Val Pusteria, ergo...Italia, Sesto (BZ). 
Questo suggestivo paese dolomitico, è stata la mia "base" per quotidiane escursioni sui monti circostanti che hanno impegnato tutte le mie giornate di soggiorno e tutte le mie energie fisiche, rigenerandomi  il corpo e soprattutto lo spirito. Arrivata sabato 9 luglio pomeriggio, domenica alle 7,26 ero già sull'autobus per Dobbiaco dove ho proseguito con altro autobus verso il Rifugio Auronzo, destinazione Tre Cime di Lavaredo. Dal Rifugio Auronzo, inizia il sentiero che consente di girare intorno a questa meraviglia della natura! Tre giganti, che dalla parte veneta (Auronzo), appaiono compatti, poco distinguibili singolarmente,
ma man mano che si prosegue per il sentiero, si aprono, a mostrare la loro magnifica complessità.
Una scoperta ad ogni passo! 



Come davanti ad un'opera d'arte, intime sensazioni immaginifiche si sono materializzate nella mia mente. E allora, ho visto, girando, una montagna che dapprima si presenta come un colosso dalla larga base, trasformarsi in una corona di cime a se stanti,  ancorate però, a una solida base di pietra.

L'ho identificata nella mia mente stregata, come una corona di una REGINA, base solida e tante guglie appuntite. Camminando... camminando... però... scomparendo man mano alla vista, il sostegno basale e le cime più interne, hanno preso forma tre possenti Torri distinte, apparentemente a se stanti l'una dall'altra, con le punte aguzze verticalmente proiettate verso il cielo! 

Miracolo! Alla REGINA, si è sostituito il RE! Due facce della stessa medaglia!
Avvertite queste intense sensazioni, i giorni a venire, nonostante i luoghi visitati siano stati  di notevole suggestione e bellezza, Lago di Braies, Croda Rossa di Sesto, Altipiano di Prato Piazza raggiunto e lasciato da luoghi diversi (perchè dedicate due escursioni a questo sito), mi è mancata la magia delle farneticazioni oniriche della mia prima giornata di cammino. Una giornata di sole stupenda in cui il mio spirito si unito alla natura, maestosa e cangiante nella sua complessa semplicità!
Venerdì 15 luglio, ultima escursione... incontriamo cespugli di Pino Mugo, qualcuno dice: "con le pigne verdi in infusione nella grappa, si ottiene una balsamica aromatizzazione della medesima, ottima d'inverno per combattere i mal di gola e le affezioni polmonari"...sono subito mie! Porterò a casa l'odore di questi luoghi, ricorderò l'incanto di questi giorni sorseggiando, dopo cena,  una profumata infusione alcolica.

Lunedì 17 luglio: veloce ricerca nel web, successivo sollecito acquisto di grappa e cannella e....
GRAPPA DI PINO MUGO
1 Litro di grappa bianca
6/7 pignette di Pino Mugo verdi
una piccola stecca di cannella
20 gr. di zucchero
Unire tutti gli ingredienti in un vaso di vetro, porre al sole per 45 giorni agitando spesso il vaso. Trascorso questo tempo, filtrare e imbottigliare.

Essendo poi avanzate delle pignette....

SCIROPPO DI PINO MUGO (ottimo come sciroppo per la tosse ed espettorante)
Mettere le pignette in un barattolo, coprirle di zucchero e porre il barattolo al sole fino a scioglimento dello zucchero e formazione di uno sciroppo resinoso. Filtrare con un colino  e conservare in barattolo di vetro.


3 commenti:

  1. Grazie per la visita al mio blog;ho ricambiato con piacere.

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  2. che belle montagne
    fortissima la ricetta della grappa
    mi unisco ai tuoi sostenitori
    passa da me se ti va

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  3. Come vedi sono subito arrivata...Sesto è un paese stupendo e il rifugio Locatelli è davvero un'escursione speciale....
    Sono luoghi che conosco bene!
    Complimenti per le magnifiche foto!

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