domenica 24 luglio 2011

Specchio, specchio delle mie brame....

















Guardate la meraviglia di questo lago!!!
La Croda del Becco e il cielo azzurro vi si immergono e offrono agli occhi di chi ha la fortuna di ammirarli uno spettacolo strabiliante, che lascia senza fiato. 


E' il Lago di Braies, chi ha seguito la fiction "A un passo dal Cielo" trasmessa questo inverno dalla RAI, lo ricorderà....

sabato 23 luglio 2011

CIAMBELLE SALATE ALL'ANICE


E' un lievitato salato tradizionale della Sabina, si preparano, secondo diverse varianti dovute ad abitudini famigliari e di territorio, nella provincia di Rieti e ai margini del confine umbro. Si usa mangiarle a colazione o "pucciate" (ma non è un termine locale) nel vino dopo pranzo. Non possono non mancare sulla tavola pasquale di queste zone, ma si preparano tutto l'anno e si trovano in ogni rivendita alimentare o forno dei paesi di questa meravigliosa terra.
INGREDIENTI
3,3 Kg. di farina
1 etto scarso di sale
1 litro di olio evo sabino
3 uova
1 etto di anice (pulito immergendolo nel vino bianco e asciugato passandolo in un canovaccio da cucina)
1 litro di vino bianco
1 etto di lievito di birra
1/2 litro di latte
Preparazione
Fare il lievitino con il latte appena tiepido e un po' di farina.
Quando il composto è ben lievitato, Fare la fontana con la farina su una grande spianatoia di legno e inserire al centro il lievitino e man mano tutti gli altri ingredienti. Con una forchetta o una frusta, cominciare ad amalgamare pian piano il composto, avendo cura di non far tracimare i liquidi fuori dalla fontana di farina, far assorbire pian piano la farina all'impasto e quando comincia a prendere corpo, cominciare ad impastare con le mani fino ad ottenimento di una massa omogenea ed elastica. A questo punto, mettere l'impasto a lievitare in un recipente capiente, coperto e al riparo da correnti  fredde. Dopo circa tre ore, sgonfiare reimpastando e formare delle ciambelle che metteremo di nuovo a lievitare fino al raddoppio. Infornare a 180' per circa un'ora verificando la doratura delle ciambelle. Quando vengono cotte al forno a legna, tradizionalmente al momento dello sforno, vengono passate con un canovaccio intriso nel vino bianco, questo serve a pulire la parte rimasta a contatto con il pavimento del forno e a lucidare le ciambelle. Tenere presente che l'impasto può essere utilizzato anche per preparare, delle mini ciambelline o,  meglio, dei mini croissant salati da servire in occasione di buffet o per arricchire il cestino del pane.

martedì 19 luglio 2011

Grappa e sciroppo di Pino Mugo

La settimana scorsa, sono stata in vacanza a Sexten o meglio, visto che si trova in Alto Adige, Val Pusteria, ergo...Italia, Sesto (BZ). 
Questo suggestivo paese dolomitico, è stata la mia "base" per quotidiane escursioni sui monti circostanti che hanno impegnato tutte le mie giornate di soggiorno e tutte le mie energie fisiche, rigenerandomi  il corpo e soprattutto lo spirito. Arrivata sabato 9 luglio pomeriggio, domenica alle 7,26 ero già sull'autobus per Dobbiaco dove ho proseguito con altro autobus verso il Rifugio Auronzo, destinazione Tre Cime di Lavaredo. Dal Rifugio Auronzo, inizia il sentiero che consente di girare intorno a questa meraviglia della natura! Tre giganti, che dalla parte veneta (Auronzo), appaiono compatti, poco distinguibili singolarmente,
ma man mano che si prosegue per il sentiero, si aprono, a mostrare la loro magnifica complessità.
Una scoperta ad ogni passo! 



Come davanti ad un'opera d'arte, intime sensazioni immaginifiche si sono materializzate nella mia mente. E allora, ho visto, girando, una montagna che dapprima si presenta come un colosso dalla larga base, trasformarsi in una corona di cime a se stanti,  ancorate però, a una solida base di pietra.

L'ho identificata nella mia mente stregata, come una corona di una REGINA, base solida e tante guglie appuntite. Camminando... camminando... però... scomparendo man mano alla vista, il sostegno basale e le cime più interne, hanno preso forma tre possenti Torri distinte, apparentemente a se stanti l'una dall'altra, con le punte aguzze verticalmente proiettate verso il cielo! 

Miracolo! Alla REGINA, si è sostituito il RE! Due facce della stessa medaglia!
Avvertite queste intense sensazioni, i giorni a venire, nonostante i luoghi visitati siano stati  di notevole suggestione e bellezza, Lago di Braies, Croda Rossa di Sesto, Altipiano di Prato Piazza raggiunto e lasciato da luoghi diversi (perchè dedicate due escursioni a questo sito), mi è mancata la magia delle farneticazioni oniriche della mia prima giornata di cammino. Una giornata di sole stupenda in cui il mio spirito si unito alla natura, maestosa e cangiante nella sua complessa semplicità!
Venerdì 15 luglio, ultima escursione... incontriamo cespugli di Pino Mugo, qualcuno dice: "con le pigne verdi in infusione nella grappa, si ottiene una balsamica aromatizzazione della medesima, ottima d'inverno per combattere i mal di gola e le affezioni polmonari"...sono subito mie! Porterò a casa l'odore di questi luoghi, ricorderò l'incanto di questi giorni sorseggiando, dopo cena,  una profumata infusione alcolica.

Lunedì 17 luglio: veloce ricerca nel web, successivo sollecito acquisto di grappa e cannella e....
GRAPPA DI PINO MUGO
1 Litro di grappa bianca
6/7 pignette di Pino Mugo verdi
una piccola stecca di cannella
20 gr. di zucchero
Unire tutti gli ingredienti in un vaso di vetro, porre al sole per 45 giorni agitando spesso il vaso. Trascorso questo tempo, filtrare e imbottigliare.

Essendo poi avanzate delle pignette....

SCIROPPO DI PINO MUGO (ottimo come sciroppo per la tosse ed espettorante)
Mettere le pignette in un barattolo, coprirle di zucchero e porre il barattolo al sole fino a scioglimento dello zucchero e formazione di uno sciroppo resinoso. Filtrare con un colino  e conservare in barattolo di vetro.


domenica 3 luglio 2011

BIGNE' E ZEPPOLINE ALLA CREMA


Avendo scelto come foto di home page, quella della realizzazione dei bignè alla crema pasticcera mi sembra opportuno inserire la ricetta di queste delizie che ho preparato, seguendo il procedimento (pasta choux) suggerito da Antonia su  http://www.gennarino.org/forum 
Il risultato è stato eccezionale, le foto rendono benissimo la fragranza e la leggerezza dei bignè che sono venuti ben gonfi e vuoti all'interno.
INGREDIENTI
250 gr.di farina
250 gr, di acqua
200 gr.di burro
6-7 uova

1 pizzico di sale
Mettere in una casseruola l'acqua con il burro e il sale, portare a ebollizione ed aggiungere la farina tutta insieme, mescolare con un mestolo di legno fin quando l'acqua sarà assorbita dalla farina e il composto sarà compatto e si staccherà dalle pareti della casseruola. A questo punto io ho trasferito il composto nel Ken, ho atteso qualche minuto perchè intiepidisse un pochino ed ho poi azionato la macchina a bassa velocità inserendo 1 uovo alla volta (attenzione, prima di aggiungere le altre uova bisogna far amalgamare bene all'impasto le precedenti, l'operazione può essere eseguita tranquillamente a mano, trasferendo però l'impasto in una ciotola in modo che intiepidisca un pò). A fine inserimento uova, prendere una sac a poche (meglio usa e getta) con una bocchetta media, inserirla in una brocca o un bicchiere alto così da essere più comodi nel versare l'impasto, ungere con del burro la placca del forno - non usare la carta forno, pare che i bignè gonfino meno - formare i bignè della grandezza desiderata, considerando che gonfieranno parecchio, infornare a 180° per 30/40 minuti negli ultimi 10 minuti aprire un pochino il forno in modo da far fuoruscire il vapore dovuto all'acqua dell'impasto e fare in modo che i bignè non risultino gommosi ma fragranti.
Riempire con crema pasticcera e spolverare di zucchero a velo.





Anzichè fare i bignè si possono formare delle ciambelline di pasta choux che saranno riempite al centro con la crema pasticcera e decorate con delle amarene sciroppate, sono le Zeppole, fantastico dolce napoletano. L'amarena, può a prima vista sembrare solo decorativa ma vi assicuro che non è affatto così...provare per credere